Tre anni fa è entrato sul mercato italiano 'nintedanib', trattamento che può rallentarne significativamente la progressione della patologia
Sono circa 19mila in Italia le persone affette da fibrosi polmonare idiopatica, una malattia cronica respiratoria che provoca la formazione di tessuto cicatriziale a livello polmonare, con conseguente perdita progressiva della funzionalità respiratoria. Dell'importanza della diagnosi precoce per il trattamento di questa patologia si è parlato in occasione di due simposi sostenuti da Boehringer Ingelheim nell'ambito del 20/o Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo). La patologia, non reversibile, se non diagnosticata in modo tempestivo porta alla morte entro 2-5 anni dall'insorgenza. Nell'ultimo decennio l'avvento di nuove terapie ha permesso di rallentare la progressione della malattia e migliorarne la prognosi. Tre anni fa è entrato sul mercato italiano 'nintedanib', trattamento che può rallentarne significativamente la progressione della patologia, consentendo ai pazienti di avere un'aspettativa di vita più lunga e qualitativamente migliore.
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology
Ricerca del San Raffaele di Milano presentata a Belfast
Per casi medio-lievi, rallenterebbe il declino cognitivo del 35%
Somministrazione continua invece che multiple e brevi
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Risultati efficacia di adagrasib rispetto a chemioterapia standard presentati al Congresso Asco 2024
"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"
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"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"
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